Quando una mamma mi scrive per prenotare una sessione fotografica di gravidanza e ha già un bimbo piccolo, una delle prime domande che mi fa è: “Posso portarlo?” La risposta è sempre sì! E subito dopo arriva la seconda domanda: “E se non collabora?”
La preoccupazione è comprensibile, ma la mia esperienza mi ha insegnato che i bambini non hanno bisogno di “collaborare” nel senso tradizionale del termine. La chiave è il gioco: se il bambino si diverte, tutto viene naturale.
Ci sono bimbi più tranquilli e coccoloni, che si abbandonano facilmente a momenti di tenerezza con la mamma e il papà. In questi casi, le immagini saranno piene di dolcezza e intimità. Se invece il bambino è più vivace e curioso, costruiremo la sessione intorno al movimento e al gioco. Corsa, salti, abbracci a sorpresa: ogni momento diventa un’occasione perfetta per catturare la complicità della famiglia.
Non chiederò mai al tuo bambino di stare fermo e sorridere a comando, perché so che non funzionerebbe. Preferisco osservarlo e seguirne i tempi, creando un’atmosfera rilassata in cui possa esprimersi liberamente. E spesso, proprio quando la mamma teme che non verrà fuori nulla, arrivano le immagini più emozionanti.
Vedere la gioia delle mamme quando quel timore iniziale si trasforma in un ricordo meraviglioso.
Qui puoi leggere l’intervista a una mamma che ha vissuto questa esperienza!
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Fusce neque purus, eleifend vel sollicitudin ut.